Nell'incantevole centro storico di Trani i riti della Settimana Santa prendono il via dalla Processione Penitenziale della Madonna Addolorata che parte alle 3.00 della notte tra il Giovedì Santo e il Venerdì Santo dal sagrato della splendida chiesa settecentesca di Santa Teresa. Nel percorso di devozione i presenti rivivono ogni anno gli intensi momenti di dolore della Vergine Addolorata. Il percorso processionale si conclude solo al sorgere del sole, con il ritorno nella chiesa di Santa Teresa. Altro intenso momento liturgico della Settimana Santa a Trani, nella tarda serata del Venerdì Santo, è la Passio Christi che ripercorre la Passione di Gesù dall'ingresso nella città di Gerusalemme sino alla deposizione del corpo di Cristo, alla quale partecipano l'Arcivescovo e l'intero clero cittadino.
Giovedì Santo – I Sepolcri
Il Giovedì Santo viene esposta - nelle più belle chiese del centro di Trani - l'ostia consacrata, con una pratica liturgica comune alla cattolicità, che passa sotto il nome di Sepolcro. Le varie chiese e confraternite ornano in modo caratteristico i Sepolcri: non solo con fiori e candele ma anche con piatti pieni di teneri germogli di cereali, fatti crescere al buio, per conservarli di un delicatissimo colore paglierino. Il Sepolcro della Cattedrale, in cui il Santissimo viene esposto con una funzione solenne officiata dallo stesso Arcivescovo, è abbellito da una massiccia ed artistica urna d'argento, dono dei Tranesi all'Arcivescovo Leo (1933), la cui chiave per antica tradizione viene custodita dal Sindaco legata ad un laccio d'oro, che indossa come un collare in tutte le Sacre Funzioni cui assiste in questi giorni.
Venerdì Santo - Processione dell'Addolorata
La processione penitenziale del Venerdì Santo si snoda dalla settecentesca chiesa di Santa Teresa alle ore 03.00 in punto. Nel cuore della notte, quando tutto è silenzio, il simulacro della Vergine Addolorata varca la soglia della chiesa di Santa Teresa ed inizia il suo pellegrinaggio di dolore, raccogliendo le preghiere e le angosce dei fedeli, i quali le rivolgono lo sguardo ed il cuore lungo il cammino processionale. I fedeli s'inchinano devotamente al suo passaggio e nelle sue mani depongono ogni preghiera. La processione, mesta e silenziosa, si snoda per le vie del centro storico, toccando le chiese che al suo passaggio le aprono le porte per la visita all'Altare della Reposizione. La processione si conclude quando il sole torna ad illuminare le case e le vie, e la Vergine fa ritorno nella chiesa di Santa Teresa.
Venerdì Santo - Processione dei Misteri
Dall'ingresso nella città di Gerusalemme, sino alla deposizione del corpo di Cristo avvolto nel sudarium, il sacro corteo rappresenta ogni singolo momento della Passio Christi: epifania della morte. Questa processione ha però una peculiarità tutta sua, unica nel suo genere: la partecipazione di tutto il clero cittadino con a capo il suo Arcivescovo e, fino ad alcuni anni or sono, un tabernacolo argenteo contenente il Santissimo Sacramento. A condurre l'urna sono quattro sacerdoti scalzi e si ha l'onore del privilegio persino della benedizione finale, impossibile in quel giorno di liturgico silenzio. Soltanto nel secolo XVII, in piena dominazione spagnola, alla processione vengono aggiunte le statue che ripercorrono in successione le tappe e i personaggi della passione, quattordici per la precisione, condotte a spalla da tutte le altre numerose confraternite della città, che l'Arciconfraternita chiama in suo aiuto, ordinate per anzianità, tutte rigorosamente a piedi nudi. A partire dalla Pasqua 2006, la processione è tornata a svolgersi durante la tarda serata del venerdì santo secondo la tradizione inaugurata nel XVII secolo. Un provvedimento arcivescovile di Monsignor Reginaldo Addazzi (1947-1971) negli anni scorsi aveva infatti collocato il sacro corteo al sabato santo, resasi vuota questa giornata in seguito alla riforma di Pio XII, che spostava la Risurrezione dal mezzogiorno del sabato alla mezzanotte di quel giorno.