Ritratto di Federico II di Svevia
Ritratto di Federico II di Svevia
Castel del Monte

Federico II di Svevia

Forte il legame che ha unito l'Imperatore alla regione Puglia. Ottocento anni dopo, l'uomo che dai contemporanei fu ribattezzato "Stupor Mundi" rivive ancora oggi

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L'uomo che dai contemporanei fu ribattezzato "Stupor Mundi" rivive ancora oggi per chi vi si accosta in tutto il suo fascino e le sue contraddizioni. Ottocento anni dopo, la Puglia che stupì Federico II esiste ancora ed ha conservato il fascino del tempo in cui il primo Imperatore naturalista amava trascorrere qui le sue vacanze creative. La passione per il sapere e quella per il potere, la poesia, la guerra e la falconeria, gli amori e i tradimenti convivono con le gesta dell'ultimo grande Imperatore del Medioevo, il primo legislatore dell'epoca moderna.

Federico II e la Puglia

Il legame che ha unito Federico II di Svevia alla Puglia, prima di giustificarsi in ragioni tattiche ed economiche, trova le proprie radici nei sentimenti più profondi non di un imperatore, bensì di un uomo rimasto toccato intensamente dalla suggestività dei luoghi, nei loro colori e profumi caratteristici. E' per tale ragione che più di 800 anni fa Federico II trasformò i propri sentimenti in parole, lasciandoci una testimonianza del proprio amore incondizionato per queste terre attraverso poche ma intense righe:

La vostra fedeltà brilla come stella intorno a noi e invidiata da tutti i popoli, risplende nel mondo. Per questo noi fra tutti i regni, abbiamo privilegiato il Regno del Sud come tesoro personale e come dimora speciale per la nostra abituale permanenza. Sicché noi, pur se investiti del titolo di imperatore, non consideriamo inglorioso venir definiti come uno degli Apuli. E tutte le volte che i flutti dell'Impero ci chiamano, navighiamo fuori dei porti del Regno, ci sentiamo come esuli lontani da casa. E anche se ci attrae la particolare amenità dei luoghi, giardino esclusivo e glorioso, più piacevole di tutte le dolcezze del mondo, ci attira soprattutto l'aver sempre trovato i vostri desideri conformi ai nostri, e in voi e in noi un identico volere in tutto. Né dimentichiamo che, quando per tristi vicissitudini talvolta siamo scesi in basso e quando infine sollevati dalla fortuna siamo saliti ai massimi successi, abbiamo sempre trovato la nostra Apulia ora triste nelle nostre avversità, ora esultante nei successi.

E' proprio il territorio pugliese quello che verrà calpestato dalle ultime passeggiate dall'Imperatore, che decise di voler morire in questi luoghi, ormai per lui divenuti adottivi e visitati puntualmente ogni anno, a partire dai 27 anni, quando per la prima volta li scoprì. Per quanto i sentimenti abbiano dominato sulla scelta del territorio, questi non costituirono l'unica ragione, che, al contrario, si fondò su basi assai più stabili. Dal punto di vista economico, la Puglia rappresentava un bene particolarmente prezioso, grazie ai copiosi porti che costituivano punti d'imbarco strategici e tappe obbligate per le crociate. Inoltre, il territorio pugliese si caratterizzava per l'intensa e proficua produzione di frumento e di lana, che contribuivano fortemente al suo arricchimento. Nonostante la Puglia fosse solo un piccolissimo pezzo dell'esteso puzzle dell'impero federiciano, questa ha sempre orgogliosamente sfoggiato una fondamentale rilevanza dal punto di vista geo-politico, sorgendo in una posizione dalla quale era abbastanza semplice tener sotto controllo i punti strategici sul confini dello Stato Pontificio ed essere in contatto con i comuni più a Nord. In particolare la zona della Puglia prediletta fu quella settentrionale, la Capitanata, molto più strategica rispetto alla Sicilia ed orientata verso l'Italia del centro-nord e verso la Germania, piuttosto che verso il Mediterraneo, viste le nuove diverse necessità della campagna dell'imperatore di Svevia.
In foto è riportato una riproduzione del sigillo aureo di Federico II. Il sigillo è una sorta di marchio su cui sono incise più o meno profondamente figure simboliche o araldiche accompagnate da diciture, sigle, usato da uno Stato, un sovrano, una comunità, un privato per imprimere le figure stesse su una materia malleabile allo scopo di dare carattere di autenticità ad un documento, di chiuderlo in modo da renderlo inviolabile, o per indicare la proprietà di un oggetto.

Fonti consultate: La strada di Federico II in puglia edito dalla Regione Puglia. I sigilli di Federico II a cura di Guido Iamele da stupormundi.it
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