Le celebrazioni del Giovedì e Venerdì Santo a Trani, Andria, Barletta, Bisceglie e Canosa
La
Settimana Santa in Puglia è un evento che si permea di suggestioni e pathos. Dal Gargano alla Magna Grecia e il Salento, i riti che precedono la Pasqua rivelano una dimensione autentica del patrimonio tradizionale di ogni città e paesino. Nelle zone limitrofe a
Castel del Monte, quelle che compongono la cosiddetta Puglia Imperiale, molto interessanti sono le celebrazioni del Giovedì e del Venerdì Santo, in particolare a
Trani,
Andria,
Barletta,
Bisceglie e
Canosa di Puglia: qui la sacra liturgia e la pietà popolare rivivono nelle tradizionali processioni, le quali affondano le proprie radici in epoche molto antiche e coinvolgono Confraternite e Congregazioni che trasportano reliquie di una preziosità unica.
Trani
Nella notte tra il Giovedì ed il Venerdì Santo, alle ore 3.00, ha luogo la processione della Madonna Addolorata, che parte dalla Chiesa di Santa Teresa, affacciata sul porto. Tale processione è legata ad un evento miracoloso che ebbe luogo nel secolo XVII, quando sbarcò nei pressi del porto di Trani un gruppo di soldati francesi che cercò di saccheggiare alcune delle case nelle vicinanze. Proprio in una di queste era conservata una bellissima statua della Vergine, ai cui piedi pregavano terrorizzate alcune donne. Due sottufficiali francesi cercarono di impossessarsene, ma più si impegnavano nell'impresa, più l'immagine diveniva pesante ed irremovibile. La reazione dei soldati, guidati dall'ira, fu quella di colpire il volto della donna con le loro sciabole: dalle ferite sulla fronte iniziò a fuoriuscire del sangue, e dagli occhi della Vergine sgorgarono delle lacrime che, fermatesi sulle guance, si trasformarono in perle lucenti. Impauriti dall'accaduto i due sottufficiali fuggirono e lo sbarco in massa delle truppe fu evitato. Quasi un secolo dopo è stata rinvenuta la testa della statua profanata, con le ferite e le perle ancora visibili sul volto. Nel
pomeriggio del Sabato Santo ha luogo la processione dei Misteri, che prende avvio dalla Cattedrale e che accoglie la partecipazione di tutte le confraternite.
Andria
Il venerdì dopo le Ceneri si svolge la processione della Sacra Spina, reliquia donata nel 1308 dalla moglie del conte di Andria, Beatrice d'Angiò, al Capitolo Cattedrale. Il corteo processionale parte dalla Cattedrale e percorre le strade cittadine, cambiando itinerario ogni anno. Il Venerdì della Passione ha luogo la processione confraternale della Desolata, che parte dalla chiesa di San Francesco d'Assisi, nel centro storico, e si dirige verso la chiesa di San Sebastiano, detta del Purgatorio. Il simulacro ligneo della Vergine Addolorata avanza lungo la "via dolorosa", preceduto da una massiccia Croce in legno del 1850.
Alle ore 19.00 del Venerdì Santo ha inizio la Processione dei Misteri, che produce una folla di fedeli che attraversa le vie della città. I simulacri settecenteschi in memoria della Passione e della Morte di Gesù Cristo percorrono le strade precedute da venti antiche croci portate a spalla dai crociferi. Al sacro corteo partecipa il Vescovo, che porta in processione, sotto un baldacchino, la Sacra Spina miracolosa, il cui ultimo evento prodigioso risale al 25 marzo 2005.
Barletta
Il Venerdì Santo hanno luogo due celebrazioni che ricevono una partecipazione cittadina straordinaria. Si tratta della Processione con la Sacra Reliquia della Croce del Signore, che parte dalla Basilica del Sacro Sepolcro, e della Processione eucaristico-penitenziale del Venerdì Santo. Quest'ultima vede le sue origini nel 1656, quando, a causa della peste che si riversava su Barletta in quell'anno, la città implorò la divina misericordia portando in processione Gesù Eucaristia. La grazia fu ottenuta e la peste fu sconfitta, e da allora si commemora l'evento con un corteo che attraversa le vie cittadine a partire dalle 13.30 e che si conclude nella Concattedrale con l'Azione Liturgica della Passione.
Bisceglie
Nei primi giorni della Settimana Santa le Confraternite spendono un'ora in preghiera, l'ore a Criste, nella Cattedrale. I riti veri e propri iniziano, però, nelle ore serali del
Giovedì Santo, con una processione che invade il Palazzuolo, nonchè piazza principale della città, ed i vicoli del centro storico, per visitare il Sepolcro di Gesù Cristo. Ogni chiesa allestisce un altare laterale con fiori e composizioni ottenute facendo germogliare grano, legumi o lupini (preparate anche nelle case dei più devoti), e creando così delle elaborazioni con toni spenti: la chiesa è in lutto e nulla, neanche fiori e germogli, deve essere gioioso. Il Sepolcro viene tolto nella giornata del
Venerdì Santo, quando, sin dalle prime ore del giorno, i fedeli si riversano nella piazza centrale per assistere all'incontro tra Gesù e la Madonna. Le due statue si avvicinano e si sfiorano in un silenzio surreale e suggestivo, finchè gli aguzzini strappano il Cristo dall'abbraccio, provocando le invocazioni disperate della folla. Quindi il Cristo di allontana e le due statue vengono accompagnate dal corteo delle Confraternite. Nel pomeriggio del Venerdì Santo si svolge la processione del Cristo "nda la catène": in una bara di vetro vi è il corpo di Cristo, seguito da un corteo composto unicamente da uomini. Nel corso della processione statue isolate o gruppi rappresentano i momenti particolari della Passione di Cristo, in una specie di Via Crucis con stazioni in movimento. Tale marcia funebre produce un'atmosfera cupa, ma suggestiva, e conclude i riti della Passione.
Canosa di Puglia
Sono due le processioni in onore della Madonna, le quali danno avvio e concludono i riti in suo onore antecedenti la Santa Pasqua. Si tratta, rispettivamente, della processione dell'Addolorata e della processione della Desolata. La prima ha luogo nel tardo pomeriggio della
domenica delle Palme, e la tradizione la ricorda come la Madonn "du tupp-tuzz'le" (dove tupp-tuzz'le significa bussare), poichè la vergine, in cerca del figlio Gesù, bussava alle porte delle chiese prima di giungere alla Cattedrale. La mattina del
Sabato Santo sfila, invece, la processione della Santa Vergine Desolata, il cui simulacro è protagonista di una processione suggestiva: il corteo è aperto da bambini vestiti da angioletti, che mostrano gli oggetti e le frasi della Passione di Cristo; quindi segue la statua della Desolata, che percorre le vie della città con a seguito un ricco coro composto da 250 ragazze col volto coperto e vestite di nero, delle quali alcune ancora oggi camminano a piedi nudi. Nel giorno della Domenica delle Palme da non perdere è la Passione Vivente, rappresentazione in memoria della vita terrena di Gesù e del suo martirio che ha luogo ai piedi dell'antica basilica di San Pietro.